Mangiavano croccantini per gatti ed erano sottoposti a violenze e riti di purificazione: genitori condannati per gli abusi ai danni dei figli.
Un vero e proprio inferno quello vissuto da due fratelli, una ragazza e un ragazzo, i quali sono stati costretti dai genitori a mangiare croccantini per gatti e a svegliarsi di primo mattino per prender parte a riti di purificazione che celebravano in lingua latina. Il padre, inoltre, ha violentato per sei anni la figlia, la quale, solo dopo tanto tempo, ha trovato il modo per denunciarli.
Croccantini a pranzo e riti di purificazione in latino, l’orrore vissuto da due fratelli
Due genitori hanno umiliato ogni giorno i loro figli, i quali erano sottoposti a vere e proprie vessazioni. La ragazza, in particolare, che oggi ha 27 anni, ha iniziato a subire violenze sessuali ed abusi in famiglia quando ne aveva solamente 8.
Il padre, infatti, costringeva lei e il fratello minore, a mangiare croccantini per gatti e a svegliarsi la mattina alle 5 per sottoporsi a diritti di purificazione, in quanto l’uomo credeva che la bambina incarnasse il diavolo.

Inoltre, quest’ultima subiva anche violenze carnali da parte del padre, alle quali la madre non si è mai opposta, definendole “normali“, secondo quanto dichiarato dalla vittima. “Sono una sopravvissuta”, ha detto la ragazza, la quale è riuscita a denunciare i genitori solamente dopo anni.
La denuncia dopo anni di sofferenze
Solamente nel 2019, quando la giovane aveva 22 anni, riesce a denunciare i suoi genitori, in quanto approfitta di un ricovero a cui il padre fu sottoposto in quel periodo, al fine di avere via libera per poter raccontare tutto alle autorità.
È emerso, inoltre, che due giovani, erano stati sottoposti a vere e proprie torture psicologiche: il padre, infatti, una volta tornati da scuola, spegneva tutte le luci di casa e faceva vedere loro dei film horror in modo da terrorizzarli.
Il Tribunale di Firenze ha condannato l’uomo – oggi 84enne – a 20 anni di carcere, mentre la moglie di 64 anni, a16 anni. Inoltre, la coppia dovrà risarcire i figli rispettivamente di 900.000€ alla ragazza e 300.000€ al ragazzo.